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LUOGHI DI INTERESSE
BAMAKO
Capitale
politica, economica e culturale della Repubblica del Mali, il distretto
di Bamako (1 milione circa di abitanti) sta giocando un ruolo di primo
piano per lo sviluppo del turismo in Mali.
Fondata
nel 1640 da parte dei Niarés, dopo l’abbandono di
Kayes
capitale dell’alto Senegal-Niger è divenuta
colonia del
Sudan francese e più tardi capitale della repubblica del
Mali.
Il trasferimento della capitale a Bamako avvenne tra il 1903 e il 1907.
Gli uffici del governo vennero posti sulla collina di Koulouba
all’interno di una struttura chiamata palazzo del governo e
oggi
divenuta palazzo presidenziale, costruita nel 1907.
Una
capacità di circa 1000 posti letto, suddivisi in 38
strutture
ricettive, costituisce, allo stato attuale di sviluppo, una
realtà infrastrutturale relativamente importante che riesce
a
soddisfare una domanda dominata, ad oggi, da un turismo
d’affari.
Tuttavia,
il flusso turistico, sempre più in crescita in Mali, sembra
dare
poca importanza alla scoperta di Bamako, nonostante il fatto che
l’aeroporto internazionale di Bamako-Sénou
costituisce
ancora il punto principale di accesso e che i numerosi circuiti
turistici vengono organizzati con partenza da questa città
verso
le altre destinazioni turistiche situate all’esterno della
regione di Bamako.
Si
cerca comunque di incentivare a Bamako la crescita di un turismo di
soggiorno (di lunga o corta durata) che trova motivazione nella
scoperta di una grande città africana. L’esistenza
di un
grande mercato (con la sua architettuta in stile neo-sudanese), i
centri artistici e culturali (centro dell’artigianato,
palazzo
della cultura, il Museo Nazionale, il Museo della donna,…),
luoghi di svago e distensione come parchi cittadini (il giardino
botanico, il parco zoologico,…), la falesia di Koulouba, le
grotte preistoriche del Punto G e di Médine, i numerosi
luoghi
in cui si può scoprire la cultura dei dirtorni
(Sélingué, Krina, Kangaba, Koulikoro etc.), sono
tutte
valide possibilità che possono soddisfare una potenziale
clientela.
STORIA
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GEOGRAFIA
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ECONOMIA
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NATURA
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CULTURA
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ARTE E ARTIGIANATO
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LUOGHI DI INTERESSE
LUOGHI
DA VISITARE
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La grotta preistorica del
Punto G
che si trova
sotto l’ospedale del punto G. L'ingresso
è
molto ampio, ciò molto probabilmente a causa del crollo di
una
parte del soffitto. La parete laterale è decorata, per una
lunghezza di 30 metri,
da disegni di animali e forme geometriche. Tutti questi disegni sono di
colore rosso e relativamente ben conservati. Tra questi è
riconoscibile una giraffa, un leopardo e dei misteriosi segni che vanno
a comporre dei punti intorno ad un cerchio. All’interno della
grotta sono stati ritrovati importanti reperti preistorici: rasoi,
coltelli, macine, asce, frammenti di braccialetti in scisto, utensili
in pietra. La strada per Koulouba che porta al punto "G",
offre un panorama meraviglioso della città.
Il parco zoologico
di
Bamako occupa un territorio estremamente vario di 17ha,
all’interno del quale una grande varietà di specie
della
fauna africana può vivere nel suo ambiente naturale.
Il Museo Nazionale che
ospita una collezione di maschere, statue e stoffe del Mali.
Il museo della
donna "Muso Kunda" che
ospita una collezione di oggetti di artigianato femminile.
La
casa dell’Artigianato:
terrecotte, gioielli, perle, bronzi, manufatti in legno, tessuti,
pellame,…
La
medicina
tradizionale
al mercato
di Médine.
Il
Mercato Rosa: edificio
nuovo fiammante in stile neo-sudanese.
La
cattedrale
di
Bamako, in arenaria color malva.
La
valle dell'Oyako (Woyéwayanko)
è larga dai 1000 ai 1500 med
è delimitata sulla sinistra da una alta falesia. In questa
valle
scorre l'Oyako, circondato da una ricca vegetazione di mangrovie,
palme, agrumi, anacardi. La cascata dell'Oyako si trova in un luogo
selvaggio, il fiume compie un salto di 15 m,
dando origine ad un luogo magnifico. Un vasto bacino si è
formato ai piedi della cascata, circondato da un folto palmeto.
All’ingresso della valle, un picco roccioso isolato, posto
difronte alla falesia domina la valle, formando un passo che
servì come luogo di trincea all’esercito di
Samory,
comandato da Emé Ouréma nel 1883.
I laboratori di Magnambougou
Verso
il 4500 AC,
popolazioni umane cominciarono la lavorazione di pietre ed ossa creando
utensili utili ad attività rudimentali quali la pesca e
l’agricoltura. In quest’area, su una superficie di
più di 1 kmdi
diametro sono stati trovati resti che testimoniano la presenza di
queste popolazioni e i resti degli utensili che da loro erano stati
costruiti.