_________________________ LA STORIA
"In Africa quando un vecchio muore è una biblioteca che brucia"
Alcuni
ritrovamenti archeologici documentano la presenza di antiche specie di
ominidi, in Africa Occidentale, risalenti al
Un
tempo, tra 6.000 e 10.000 anni fa, il Sahara era una terra fertile, una
zona privilegiata per numerosi popoli, ed è proprio da qui
che hanno avuto origine la maggior parte dei popoli che ritroviamo oggi
in l’Africa occidentale. In questa regione, in cui
l’area occupata dal deserto non è mai stata un
ostacolo insormontabile per le persone, esistevano, sin dai tempi
antichi, rapporti tra il mondo mediterraneo e l'Africa.
Numerosi
documenti storici indicano spedizioni romane alle sorgenti del Niger, e
lo storico Cheick Anta Diop ritiene che l'esecuzione di scavi in questa
regione, potrebbe portare alla scoperta di monumenti e resti della
civiltà faraonica. E’inoltre risaputo che la
maggior parte delle materie prime come l'oro, gli elefanti
e gli
schiavi neri che si trovavano a Cartagine, provenissero dal Sudan.
Alla
fine del primo millennio dell’era cristiana le rotte
commerciali attraverso il Sahara erano tra le più redditizie
del mondo. Le merci trasportate attraverso il deserto erano sale, oro,
argento, avorio e schiavi. Gli antichi insediamenti situati al margine
del deserto crebbero fino a diventare città stato sempre
più grandi, ricche e influenti.
Il periodo medioevale, è quello di cui si hanno maggiori informazioni sulle vicende storiche del Mali. Il Medioevo della storia occidentale corrisponde, nell’Africa occidentale, al periodo della nascita dei grandi imperi, caratterizzati da maestosità e ricchezza, l'orgoglio dei maliani e degli africani. E’l’epoca in cui la civiltà Maliana raggiunge la sua maturità, è l’epoca in cui si crea un modello di uomo, un modello di società, una organizzazione statale e sociale, una crescita intellettuale.
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LUOGHI DI INTERESSE
"Prima della creazione del
mondo, prima dell'inizio di ogni cosa, non c'era nulla, tranne UN
ESSERE. Questo ESSERE era un Vuoto senza nome e senza limiti, ma era un
Vuoto vivente, che covava potenzialmente in sè la somma di
tutte le esistenze possibili.
Il Tempo infinito, atemporale, era la dimora di quell'Essere-Uno.
Si dotò di due occhi. Li chiuse: fu generata la notte. li
riaprì, ne nacque il giorno.
La notte si incarnò in Lewrou, la Luna. Il giorno si
incarnò in Na'nguè, il Sole. Il Sole
sposò la Luna.
Procrearono Doumounna, il Tempo Temporale divino.
Doumounna chiese al Tempo infinito con quale nome dovesse invocarlo.
Questi rispose: "Chiamami Guéno, l'Eterno".
(Genealogia mitica di Njeddo Dewal dalla cosmogonia del Mandé)
