Il Karité è un albero ad alto fusto, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae, il cui nome botanico è Butyrospermum parkii. E’ presente in una vasta zona dell'Africa centrale, che si estende tra il Sudan, Senegal, e Gambia. L'albero può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Cresce spontaneo nella savana, sulle rive dei fiumi e nel cuore della foresta equatoriale; ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, racchiude al suo interno un nocciolo legnoso da cui si ricava il burro.

Il Burro di Karité viene da sempre usato in Africa a scopo alimentare, come cosmetico e come farmaco, da solo o in combinazione con altre piante; gli indigeni lo chiamano "albero della giovinezza" e lo utilizzano come balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle. 

Le popolazioni africane usano ogni parte della pianta: la buccia e la polpa del frutto sono mangiate e cucinate secondo antiche ricette; il grasso contenuto nel seme, cioè il Burro di Karité, viene usato come condimento, ma anche come prodotto cosmetico per la pelle e per i capelli; i residui delle lavorazioni si utilizzano come mangime per il bestiame; il grasso serve anche per fare candele, o per ricavarne detergenti; il lattice delle foglie, della scorza e del midollo del tronco serve come colla; infine il legno, molto duro e pesante, viene utilizzato per costruzioni e per oggetti artigianali.

L'impiego del Burro di Karité nella moderna dermatologia e in cosmetologia, è dovuto alle proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la caratteristica esclusiva, è l'altissimo contenuto di insaponificabili, sostanze indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, ed in particolare per il mantenimento della sua naturale elasticità.